4 DIPENDENTI ELETTI NEL CDA CON IL PROGRAMMA DELLA RELATIVA UNITA'

Si propone un modello di gestione in cui la società esprime un dipendente eletto dai colleghi lavoratori dipendenti, per ciascuna unità di business. Ciascun dipendente si può liberamente candidare ed essere eletto dai colleghi sulla base di un Programma quadriennale. Il Programma in parte riguarda la gestione generale societaria, in parte quella dell’unità di business relativa.

VOTAZIONE DISGIUNTA: SI VOTA SIA IL PROGRAMMA CHE IL CANDIDATO

Ciascun dipendente può presentare il proprio Programma, e presentarlo ai colleghi dipendenti, ai signori azionisti e utenti Hera. Per questo la società deve inserire una apposita pagina sul sito istituzionale del Gruppo, affinché i Programmi e i Candidati possano essere conosciuti. Un voto va al Programma e un voto chi si vuole che lo rappresenti: ciascun dipendente vota un Programma e un Candidato per ciascuna delle 4 unità di business. Alle elezioni ogni dipendente segnerà otto preferenze.
Il Programma è pensato per un arco temporale di alcuni anni, mediamente 4 anni ossia circa mille giorni, e può essere migliorato e rimodulato nel corso del periodo senza essere stravolto.
Il Candidato a rapprersentare il Programma è scelto tra i dipendenti che si mettono a disposizione, qualunque dipendente che presenti un Programma.

MODALITA' ELEZIONI DEI DIPENDENTI

Sul sito aziendale sono inseriti i Programmi ed i Candidati, con relativo CV.  Le elezioni sono di tipo elettronico, e possono partecipare al voto solo dipendenti di società del Gruppo Hera, comprese società controllate. Il voto è segreto, ed è gestito e controllato da un comitato tecnico di un organo esterno, come per esempio il Cineca o il CNR di Bologna.

ESEMPIO DI PROGRAMMA PER UNITA' RISORSE
1.  Ristrutturazione della rete: i soldi delle entrate generate della bollette dei cittadini dovrebbero essere reinvestiti nell’ammodernamento della rete e degli impianti in un orizzonte di lungo periodo. Questo si traduce innnanzitutto nella progressiva sostituzione delle condotte e dei tratti di rete in materiali vetusti.
2. Realizzazione di invasi idrici: realizzazione di invasi idrici impermeabilizzati con funzione di serbatoio, come riserve di acqua per fronteggiare la siccità.
3. Realizzazione di catasto dei punti di prelievo idrici: insieme a tecnici della Regione Emilia-Romagna e dell’Atesir (ex Ato) aggiornamento catasto e rimodulazioni canoni di concessione per i prelievi, in particolare per attività non ecosostenibili. Ad es. campo da golf (richiede in media oltre 300 mq di acqua al giorno per i mesi caldi), cannoni sparaneve (ca. 100 mq al giorno), sorgenti di acque minerali, impianti di imbottigliamento bibite, ecc. Il concetto è realizzare un modello per cui “chi preleva enormi quantità di acqua, paga“.
4. Realizzazione di catasto dei punti di scarico: insieme a tecnici della Regione Emilia-Romagna e dell’Atesir (ex Ato) aggiornamento catasto e rimodulazioni canoni di concessione e sanzioni per gli scarichi, in particolare di attività non ecosostenibili (es. sversamento illegale di reflui inquinanti, attività di fracking, utilizzo di fertilizzanti, erbicidi e pesticidi, acque nere condominiali in canali di acque bianche nei centri storici, ecc.).  Il concetto è realizzare un modello per cui “chi inquina, paga“.
5. Ricaduta sul territorio: la “vocazione territoriale” non consiste nel concedere sponsorizzazioni e liberalità a pioggia per manifestazioni culturali e spettacoli artistici, ma nel reinvestire i soldi delle bollette generati in ogni Sruttura Operativa Territoriale mediante aziende di produzione locali del territorio di riferimento. Dare lavoro ad aziende con capannoni, operai e sede fiscale in Italia, e non multinazionali con produzione levantina e sedi nei paradisi fiscali. Questo vale sia per i beni fisici strumentali, che per i servizi come il credito e le assicurazioni. Sono banditi i prodotti e i servizi di società con sede nei paradisi fiscali. Hera è una società di diritto privato, e come tale può benissimo decidere chi scegliere come fornitori.
6. Recepimento Shareholders Right Directive: il recepimento della direttiva 2007/36/CE è facoltativo per le società quotate in borsa. Se fosse recepita, i dipendenti che sono anche azionisti, avrebbero così maggior voce in capitolo anche in sede di Assemblea, dove si decide a maggioranza. Se i dipendenti si riuniscono e iniziano a partecipare alle Assemblee dei Soci, hanno titolo e peso per compartecipare alle decisioni di gestione: decidendo in Assemblea si risparmiano quelle trattative fatte da intermediari che spesso si trovano ad “elemosinare dei diritti” (per es. sulle retribuzioni), che invece sono rivendicazioni sacrosante se confrontate agli attuali vantaggi della dirigenza.
7. Istituzione di delegazione in Utilitalia e Atesir. I 4 Consiglieri che vengono eletti, sono chiamati a partecipare alle attività di Utilitalia e Atesir, affinché sia rendicontata a tutti i dipendenti la reale situazione sul mercato e nei rapporti con le istituzioni.
8. Relazioni con la comunità. Devono essere portate a conoscenza di azionisti ed utenti i rendiconti di ogni singola attività di comunicazione, quali convegni, sponsorizzazioni, articolata per area geografica, compresi i costi per i “road show”  per la ricerca di nuovi soggetti finanziatori. Passare da una comunicazione immateriale -convegni, sponsorizzazioni, pubblicità, promozioni su media e cartelli pubblicitari- ad una comunicazione materiale: realizzare fontanelle nelle piazze, eseguire lavaggi più frequenti nelle strade, istituire figure che rappresentano l’azienda nei vari rioni, quartieri e aree cittadine, per avere un riferimento, e costituire una unità speciale per l’irrigazione e la manutenzione del verde pubblico. Per un periodo di tempo all’anno i dirigenti devono prestare servizio come assistenti ad altri dipendenti che svolgono servizi operativi, lavorando manualmente: solo così si capiscono dove stanno i problemi e si possono risolvere meglio, come successo realmente nel caso dell’americana Waste Management. (Fonte foto di copertina: Cnn.com)