I DUE MODELLI DI SVILUPPO CAPITALISTI CONTRAPPOSTI: LIBERISMO E TERZA VIA

I paesi del mondo oggi sono governati secondo due differenti Modelli di Sviluppo economici: uno LIBERISTA e l’altro della TERZA VIA, entrambi basati sull’economia di capitale, ma con regole e meccanismi di funzionamento diversi.
Nel LIBERISMO la Sovranità appartiene a pochissimi privati, i Mercati, che fanno gli interessi loro e di chi lavora per loro, e rappresentano l’1% della popolazione.
Nella TERZA VIA la Sovranità appartiene al soggetto pubblico, lo Stato, che fa gli interessi del 99% della popolazione.
MODELLO DI SVILUPPO LIBERISTA
Il Modello di Sviluppo Liberista è basato su una economia con moneta privata ossia creata dai Mercati (la finanza bancaria globale) e prestata agli Stati Sovrani e ai soggetti privati a debito, ossia dietro il pagamento di un interesse usuraio. Col ricavato dell’interesse usuraio, i Mercati si comprano le aziende strategiche e le aziende di pubblica utilità, privatizzate dai partiti politici a loro libro paga.
I Paesi che lo adottano hanno un Sistema centralizzato piramidale, concepito con leggi (banca centrale privatizzata, paradisi fiscali, eliminazione delle barriere doganali, ecc.) fatte apposta perché la base della piramide (ossia noi, il 99% della popolazione) fatica e lavora per trasferire ricchiezza all’ 1% privilegiato che sta al vertice/che lavora per il vertice. Questo è il Modello oggi vigente nelle cosiddette Democrazie occidentali (il “West Club” che esporta tale Demokrazia a suon di bombe), e per questo il potere di fare succedere le cose non è in mano pubblica.

Qui chi comanda a suon di leggi -legali ma illegittime perché non fatte passare per consultazioni referendarie al Popolo Sovrano- sono I MERCATI, ossia le grandi centrali finanziarie che di fatto detengono il potere esecutivo di fare succedere le cose, in termini di politiche economiche e sociali. Il Popolo Sovrano e i politici che dovrebbero rappresentare e fare gli interessi del Popolo Sovrano, non contano nulla e sono solo meri esecutori di quanto deciso dalle centrali di potere finanziario, che forzano i politici a privatizzare il patrimonio pubblico costituito da aziende, immobili pubblici e beni demaniali.

MODELLO DI SVILUPPO DELLA TERZA VIA
Il Modello di Sviluppo della Terza Via con a capo lo Stato Imprenditore, è basato su una economia con moneta pubblica ossia creata dallo Stato, e con aziende strategiche e aziende di pubblica utilità con “golden share” pubblica.

Questo significa che la quota di maggioranza relativa idonea a fissare le Linee Guida di politica industriale nelle aziende strategiche e di pubblica utilità, è in capo allo Stato. Qui sono i politici, che rappresentano i cittadini ma al contempo hanno in gestione le grandi aziende e quindi le leve economiche,  che hanno il potere esecutivo di fare succedere le cose, in termini di politiche sociali.

In entrambi i casi la moneta è moneta Fiat, ossia creata dal nulla con un click del computer. Infatti oggi il 97% della moneta in circolazione è moneta elettronica, ossia moneta creata dal sistema bancario digitando una cifra sulla tastiera del computer. Questo perché la moneta non ha più un valore intrinseco perché pagabile a vista al portatore con oro, come era fino al 1971, ma semplicemente il valore deriva dalla convenzione che è “a corso legale, ossia lo Stato la riconosce valida come strumento di pagamento delle tasse, e come conseguenza che la popolazione utilizzandola ne riconosce di fatto il valore come da convenzione. Va da sè che chi possiede questa prerogativa di emissione, di fatto possiede la Sovranità in quanto è in grado di pilotare tutte le decisioni a livello di Governo, potendo influenzare il potere politico, giudiziario e mass mediatico.

L’esempio dei seguenti uomini ha guidato la nostra azione:   Enrico Mattei       Nando Ioppolo       Giuseppe Bellia       Giacinto Auriti       Nino Galloni       Benito Li Vigni       Giulio Tremonti ∞       Ida Magli      Paolo Michelotto       Roberto d’Agostino       Maurizio Blondet       Antonella Randazzo        Antonio Miclavez     Monia Benini    Claudio Messora   Marco Bersani    Alberto Micalizzi    Guido Grossi    Giovanni Zibordi    Marco Cattaneo   Antonio Maria Rinaldi    Fabio Conditi 

COME FUNZIONA IL SISTEMA OGGI, NEOLIBERISTA

NEL LIBERISMO LA SOVRANITA' APPARTIENE AI MERCATI L'1%... NELLA TERZA VIA ALLA COLLETTIVITA' IL 99%
Con una serie di corsi e ricorsi storici che durano decine di anni, in giro per il mondo questi due modelli di sviluppo si alternano nel corso dei decenni. Quando il Modello dello Stato Imprenditore ritorna attraverso la ripublicizzazione del Bene Comune, le nazionalizzazioni, si ha un periodo di benessere diffuso, di boom economico con piena occupazione ed aumento delle famiglie e delle nascite…
Poi l’1% privilegiato, pian piano si organizza per ripublicizzare tutto … in genere o attraverso una guerra, o un completo ricambio della classe politica o “regime change” con una ondata di arresti per reati minori (le tangenti/commissions se proporzionati al valore dei patrimoni delle partecipate privatizzate sono valori infinetesimali) e scoppiano le primavere, una rivoluzione colorata, una tangentopoli… e la finanza globale resa coesa da una fitta rete di compartecipazioni, torna al potere.  
La prima cosa che fa diventa “padrona del discorso” con la damnatio memoria della Terza Via, tramite il Pensiero Unico e la rappresentazione al 99% di una realtà che è solo un set conematografico e che fa credere che sia il solo Modello di Sviluppo possibile, delegimitizzando gli Stati in cui invece è in vigore. I paesi dove vige la Terza Via sono rappresentati come “dittature antidemocratiche“, come “paesi dove lo Stato è inefficiente e corrotto“, come “Stati Canaglia.

Qui la Demokrazia va esportata a suon di bombe:
– o mediante la strategia della tensione creando brigate rosse e brigate nere, con propri agenti mischiati tra teste calde ignoranti vittime di ideologie astratte, che eliminano i politici chiave fautori della imprenditoria statale… ;
– o mediante rivoluzioni colorate pagando agenti provocatori che fomentando il malcontento creano guerre civili armando gruppi di facinorosi senzadio… vedi primavere arabe;
– o bombardando direttamente dall’alto uomini, donne, vecchi e bambini… vedi Iraq, Afghanisthan, o indirettamente per interposti finti ribelli, vedi khmer rossi e isis.

IL DEEP STATE: LO STATO PRIVATO ALL'INTERNO DELLO STATO PUBBLICO
Il Modello di Sviluppo Liberista è congeniato attraverso leggi ad hoc a fare gli interessi dell’ 1% della popolazione. Qui viene fatto credere che l’economia è guidata dagli “animal spirits” del Libero Mercato, e che si regolano da una “mano invisibile” data dalla legge della Domanda e Offerta. Nella realtà il Mercato non è affatto libero, ma coincide esattamente con un cartello finanziario globale costituito da pochissime persone, che controllano in modo piramidale le aziende strategiche per area geopolitica. Questi si servono del deep state , ossia il mondo trasversale composto da lobbysti, mandarini di Stato (i funzionari tecnici che sovraintendono la formulazione di leggi e regolamenti), agenti dei servizi, faccendieri, economisti e politologi opinionisti sui mainstream media. Chi sta al gioco liberista, fa carriera, viene trattato in pompa magna dai mainstream media come civil servant e osannato sulle prime pagine come una rockstar.
Chi non ci sta, viene ignorato, marginalizzato, o se in posizioni chiave dello Stato viene eliminato o politicamente (tramite scandali di tangenti o a sfondo sessuale), oppure eliminato fisicamente. Chi non privatizza, viene tenuto sotto scacco e a bagno maria dalla magistratura, vera quinta colonna dei Mercati e per questo intoccabili e premiati con le posizioni di verticeCome si sostiene questo Modello Liberista profondamento ingiusto? Tramite i “padroni del discorso” che attraverso il “Pensiero Unico” fornisce la rappresentazione di una società che non è quella vera, reale… ma viene creato una specie di set cinematografico con primedonne che come delle star recitano delle parti su dei set cinematografici tutti surreali… in cui si fanno e si dicono e ripetono dalla mattina alla sera cose che non sono minimamente le cose che pensa il 99% delle persone. A sentir ripetere volte la stessa cosa 100 volte dal mattino alla sera e con un coro di professori ed economisti “autorevoli” (ad es. che abbiamo bisogno assolutamente di areai da compabbitmento F-35 al costo di circa 100 milioni di euro l’uno) alla fine il telespettatore si convince chè quella che tra sè e sè in partenza ritiene una follia assurda, di fatto viene assuefatto e la riconosce come una necessità buona e giusta.

IL LIBERISMO FA L'INTERESSE DELL'1% E LA TERZA VIA DEL 99%
Il Modello di Sviluppo dello Stato Imprenditore o della Terza Via è finalizzato a fare gli interessi del 99% della popolazione. E’ detto della Terza Via perché si pone come via di mezzo tra il capitalismo liberista e e il comunismo statalista (in entrambi una èlitè sfrutta il resto della popolazione), e dove lo Stato ha voce in capitolo nell’economia in quanto, avendo in mano le aziende strategiche e di pubblica utilità con una partecipazione a maggioranza anche relativa, ma sufficiente a fissare le Linee Guida di politica industriale, persegue l’interesse collettivo e secondariamente come conseguenza quello di azionisti, lavoratori e utenti.Tramite delle leggi che fanno le regole del gioco, si è in un sistema o nell’altro.  Le principali Democrazie Occidentali tra cui l’Italia sono passate dal dopoguerra ad oggi dal Modello dello Stato imprenditore o Terza Via, a quello attuale Liberista, attraverso una progressiva e strisciante privatizzazione del Bene Comune.
Nel Modello Liberista con a capo i Mercati, la SOVRANITA’ E’ PRIVATA, ossia il Potere di Governo appartiene a un numero incredibilmente piccolo di istituzioni private che detiene la PREROGATIVA DELLA EMISSIONE DELLA MONETA, che mantiene l’anonimato attraverso i PARADISI FISCALI, che fomenta GUERRE ECONOMICHE E DI RELIGIONE per fare sembrare i popoli del mondo divisi ed in lotta tra loro.

Nel Modello della TERZA VIA con a capo lo Stato Imprenditore la SOVRANITA’ E’ PUBBLICA, ossia il Potere di Governo appartiene a delle istituzioni pubbliche che mantengono nelle loro mani:
1. la prerogativa di EMETTERE MONETA, senza doverla andare a prendere a prestito dietro interesse a debito da istituzioni private.
2. la proprietà di un FONDO SOVRANO PUBBLICO comprendente AZIENDE STRATEGICHE ossia che operano in settori di pubblica utilità come energia, trasporti, telecomunicazioni, costruzioni, agroalimentari, ecc., con relativi grandi patrimoni immobiliari.
3.  la prerogativa di poter fare esercitare al proprio Popolo la propria Sovranità attraverso l’inserimento di STRUMENTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA come referendum consultivi e propositivi all’interno degli statuti delle istituzioni pubbliche e delle società partecipate.  Occorre che i cittadini prendano coscienza della esistenza di questi due opposti modelli, e che pensino a quale sia conveniente per loro.
Una volta acquisita la consapevolezza, possono da un lato informare col PASSAPAROLA gli altri cittadini, e alle elezioni VOTARE IL PARTITO che ha un PROGRAMMA che contiene tali punti. Contemporaneamente può decidere di acquistare delle AZIONI DI UNA SOCIETA’ PARTECIPATA quotata, e coordinarsi con gli altri soci per fare succedere nel proprio piccolo, il tipo di modello sviluppo in cui si crede.

IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA BANCARIO