RIPUBLICIZZIAMO!
DOBBIAMO TORNARE AD ESSERE UNA SOCIETA' E NON UN MERCATO. UNA SOCIETA' DOVE VIGE LA PIENA OCCUPAZIONE E DOVE SI CREANO LE RISORSE PER SODDISFARE I BISOGNI DI BASE DEI CITTADINI. CIO' SI REALIZZA NEL MOMENTO IN CUI LE AZIENDE STRATEGICHE TORNANO AD ESSERE A MAGGIORANZA RELATIVA PUBBLICA: A COMINCIARE DALLE BANCHE.
Il Modello della Terza Via, reso concreto dal fondo sovrano IRI che da solo contribuiva a creare circa la metà del PIL italiano, fu spazzato via dalla stagione delle privatizzazioni tramite Mani Pulite, lasciando il campo libero all’attuale Modello Neo Liberista.La privatizzazione delle società appartenenti alla galassia IRI avvenute a partire dal 1992 sono state un disastro per il popolo italiano poiché la maggior parte delle aziende
1. sono finite in mano straniera, trasferendo la sede fiscale ed amministrativa all’estero.
2. Hanno delocalizzato la produzione, licenziando lavoratori e trasferendo know-how all’estero.
3. Hanno venduto il patrimonio immobiliare che prima apparteneva alla collettività dei cittadini.
4. Non hanno portato un efficientamento dei prezzi e delle tariffe dei beni prodotti, come invece sostenuto dai fautori delle privatizzazioni.Ciò fondamentalmente perché furono fatte senza tener conto dei paletti proposti dal Sen. Filippo Cavazzuti su mandato del Prof. Prodi, incaricato dal governo di realizzarle a partire dal 1992, vedi qui la ricostruzione.Oggi a distanza di tempo occorre reinserire delle regole politico economiche per cui quelle stesse aziende possano essere restituite al soggetto pubblico, perché solo il soggetto pubblico fa l’interesse della collettività. Per questo si dovrebbe perseguire il rafforzamento del percorso di Cassa Depositi e Prestiti introducendo una serie di leggi fondamentali per cui:1. lo Stato possa tornare ad avere la Golden Share nelle banche di interesse nazionale e nelle aziende strategiche. La partecipazione di maggioranza relativa è necessaria per poter dettare le Linee Guida per la Governance.2. Lo Stato possa tornare ad emettere moneta. Di seguito viene spiegato dalla Associazione Moneta Positiva capitanata dall’Ing. Fabio Conditi in questo documento come fare dal punto di vista operativo
1. sono finite in mano straniera, trasferendo la sede fiscale ed amministrativa all’estero.
2. Hanno delocalizzato la produzione, licenziando lavoratori e trasferendo know-how all’estero.
3. Hanno venduto il patrimonio immobiliare che prima apparteneva alla collettività dei cittadini.
4. Non hanno portato un efficientamento dei prezzi e delle tariffe dei beni prodotti, come invece sostenuto dai fautori delle privatizzazioni.Ciò fondamentalmente perché furono fatte senza tener conto dei paletti proposti dal Sen. Filippo Cavazzuti su mandato del Prof. Prodi, incaricato dal governo di realizzarle a partire dal 1992, vedi qui la ricostruzione.Oggi a distanza di tempo occorre reinserire delle regole politico economiche per cui quelle stesse aziende possano essere restituite al soggetto pubblico, perché solo il soggetto pubblico fa l’interesse della collettività. Per questo si dovrebbe perseguire il rafforzamento del percorso di Cassa Depositi e Prestiti introducendo una serie di leggi fondamentali per cui:1. lo Stato possa tornare ad avere la Golden Share nelle banche di interesse nazionale e nelle aziende strategiche. La partecipazione di maggioranza relativa è necessaria per poter dettare le Linee Guida per la Governance.2. Lo Stato possa tornare ad emettere moneta. Di seguito viene spiegato dalla Associazione Moneta Positiva capitanata dall’Ing. Fabio Conditi in questo documento come fare dal punto di vista operativo
L'ARGENTINA NAZIONALIZZA L'AZIENDA PETROLIFERA
IL PRESIDENTE DEL MEXICO JOSE' PORTILLO NAZIONALIZZA IL SISTEMA BANCARIO
NATIONALIZATION OF QUEBEC'S ELECTRICITY
50 YEARS OF BANK NATIONALIZATION IN INDIA. WHY OWNERSHIP OF 14 BANKS WAS TRANSFERRED TO GOVERNMENT?
IRAN'S OIL NATIONALIZATION AND TAKEOVER OF THE ANGLO IRANIAN OIL COMPANY
PRESIDENT OF BOLIVIA NATIONALIZES OIL, GAS, INDUSTRY
ENRICO MATTEI HA NAZIONALIZZATO L'ENI, CHE LAVORA PER IL BENE DELL'ITALIA
Thomas Sankara - Il discorso sul debito 29 Luglio 1987