COME TRASFORMARE I RIFIUTI IN RISORSE

Una corretta gestione dei rifiuti e la loro trasformazione in risorsa rappresenta il principale passo verso un utilizzo efficiente delle risorse naturali. L’uso efficiente delle risorse è una priorità per la comunità europea, che è grande importatore di materie prime. Questo tema è ancora più stringente per il nostro paese e la nostra regione. Infatti, la strategia Europa 2020 propone un «doppio disaccoppiamento» tra il consumo delle risorse e la crescita economica, da un lato, e tra l’utilizzo dalle risorse e gli impatti ambientali, dall’altro. La gestione dei rifiuti rappresenta quindi una grande opportunità per programmare le azioni e gli strumenti amministrativi necessari a perseguire questi obiettivi. L’amministrazione comunale di Forlì, in accordo con i 15 sindaci dell’Unione forlivese, propone per il servizio gestione rifiuti un modello basato su una società pubblica per la raccolta, il trasporto dei rifiuti e lo spazzamento stradale dell’intero comprensorio forlivese. Una scelta politica, prima che economica e gestionale, perché il piano economico finanziario del servizio gestione rifiuti dipende innanzitutto dalle scelte politiche. Con questa scelta si vuole proporre una revisione del modello di società multiservizi per il settore ambientale. Una revisione che prevede una netta divisione tra la gestione del servizio di raccolta e la gestione del recupero e dello smaltimento. Il servizio di raccolta sarà affidato a una società pubblica che opererà come un’agenzia di secondo livello, verificando gli standard di servizio, programmando e verificando gli obiettivi ambientali, affidando a società terze la realizzazione dei servizi a terra e stipulando contratti di servizio con aziende per il recupero e smaltimento, nei limiti consentiti dalla normativa vigente, e in accordo alla programmazione regionale. Nel modello proposto le aziende multiservizi si limiteranno a gestire servizi su mercati liberalizzati: energia e gas, oppure servizi che richiedano notevoli dimensioni o elevata innovazione tecnologica, quali il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Questo modello pare efficace dal punto di vista economico, perché la gestione della raccolta dei rifiuti con modalità di tipo domiciliare non richiede una gestione di tipo industriale, e non beneficia di economie di scala ampliando il bacino di affidamento. Inoltre, un soggetto pubblico per la gestione del servizio di raccolta e trasporto rifiuti, in quanto non finalizzato a massimizzare il profitto, e in grado di programmare le scelte gestionali e operative del servizio, potrebbe realizzare politiche di riduzione della produzione dei rifiuti e promuovere la raccolta differenziata di qualità per aumentare il recupero di materia. A questa scelta è collegata la prospettiva di una regione che sia finalmente un distretto eco-sostenibile e che renda il recupero di materia un asse portante per lo sviluppo economico e occupazionale. Un passo importante verso la realizzazione della «società post-incenerimento». I rifiuti intesi come beni comuni diventano così una risorsa per lo sviluppo economico. In tale direzione va anche la legge di iniziativa popolare sui rifiuti che è stata accolta dai consiglieri regionali della maggioranza di centrosinistra e che sarà prossimamente al vaglio dell’Assemblea legislativa. Un ulteriore tassello di un mosaico che va costruendosi e che intende tenere insieme, armonicamente, occupazione, salute, tutela dell’ambiente, innovazione tecnologiche, efficienza delle politiche pubbliche

Società post incenerimento | Il modello Forlì |  Fonte: RdC 11/06/2014

IL MODELLO FORLI'

Giunta Comune di Forlì - Sindaco Davide Drei

Assessore all’Ambiente del Comune di Forlì Ing. Alberto Bellini

«Società post-incenerimento: il modello Forlì
Lunedì 29 aprile è entrato in funzione l’inceneritore di Parma, con un primo ciclo di trattamento dei rifiuti. Senza volere alimentare le polemiche, anzi con spirito propositivo, credo sia opportuno ricordare che proprio un anno fa io e il Sindaco Roberto Balzani avevamo detto ai cittadini e al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, prima in piazza Ghiaia, poi in una trasmissione televisiva, che non era sufficiente la volontà di una Amministrazione Comunale per interrompere la programmazione dello smaltimento dei rifiuti. Oggi come allora sottolineo che la nostra Amministrazione sta lavorando, sin dal suo insediamento, per la  società post-incenerimento, ovvero per la programmazione delle azioni amministrative ed economiche necessarie a sostituire gli impianti di smaltimento (discariche e inceneritori) con impianti di recupero di materia.  …continua…

Fonte: intervento di Alberto Bellini | Forlì Notizie 217 | 02 Maggio 2013