Parte Straordinaria

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Straordinaria e Ordinaria presso la sede di Hera S.p.A. – Viale C. Berti Pichat n. 2/4, Bologna – presso “Spazio Hera” – per il giorno 28 aprile 2015 alle ore 10.00 in unica convocazione per trattare e deliberare sul seguente: Ordine del Giorno

Parte Straordinaria
1. Modifica artt. 6, 21 e 26 dello Statuto Sociale: delibere inerenti e conseguenti.
2. Modifica artt. 7, 14, 16 e 17 dello Statuto Sociale anche mediante introduzione di una norma transitoria relativa alle modifiche degli artt. 16 e 17: delibere inerenti e conseguenti.

Intervento di Enrico Nannetti
«Porto la voce di alcuni azionisti che condividono le idee dell’associazione Azionehera. Intervengo per esprimere parere favorevole al presente punto dell’odg. Il motivo è che anche con l’abbassamento della soglia di quota pubblica, la golden share rimane pubblica, e con il limite al 5% della quota per un singolo socio privato, lo statuto resterebbe “blindato” a favore dei soci pubblici. Il decreto sulle razionalizzazione delle partecipate, riguarda i carrozzoni da smaltire, e non Hera, che è un vero gioiello, i Comuni dovrebbero comprare azioni di Hera, non venderle, visto che fornisce rendimenti sopra la media del mercato. Quindi anche al 35% – 40%, Hera rimane a maggioranza pubblica… se oggi avesse l’80%, che differenza ci sarebbe? Osservazione: credo sia corretto ribadire anche in questa sede, che le reti infrastrutturali strategiche -luce, gas, acqua, rete dati, autostrade, ferrovie- dovrebbero essere 100% pubbliche, e la loro gestione, invece, messa a gara tra società ad azionariato diffuso, aventi una golden share pubblica. Questo perché da un lato le reti sono state realizzate in passato coi soldi dei contribuenti, dall’altro perché servono a soddisfare i bisogni primari dei cittadini, e per questo deve essere rispettato l’interesse collettivo e non solo quello particolare degli azionisti.
Cosa significa rispettare l’interesse collettivo, in concreto? Significa:
– da un lato cercare di fornire il miglior servizio al miglior costo possibile;
– dall’altro, verificare che sia ottimizzata la ricaduta sul territorio delle entrate derivanti dalle bollette.
Il tema non sono tanto i 120 mln di dividendi, ma la ricaduta dei 4,5 miliardi di euro di ricavi. 4,5 miliardi. Proposta: per fare in modo che questo accada quanto più possibile, occorre uscire da una logica di “massimizzazione del profitto“, ed entrare in una di “ottimizzazione del sistema territorio“, con un aiuto interno ed esterno.
Interno, dai circa 8.500 dipendenti, lanciando un piano di distribuzione di azioni, e dove un dipendente si candida a membro del Cda, e viene eletto dai colleghi dipendenti dietro presentazione di un programma, con priorità la verifica della ricaduta.
Esterno, dai 24.000 azionisti se la quota pubblica cala, cresce quella privata dell’azionariato diffuso… ecco che compito della politica, è quello di tentare di diffondere la cultura del sistema territorio, e coinvolgendo le associazioni di categoria per riportare commesse e quindi lavoro nel nostro territorio.
Quindi le aziende potrebbero essere interessate ad acquistare azioni, sia per il buon rendimento, sia per una eventuale politica di sconti riservata ai nuovi azionisti. »

Parte Ordinaria

Parte Ordinaria
1. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2014, Relazione sulla Gestione, proposta di ripartizione dell’utile e relazione del Collegio Sindacale e della Società di revisione: delibere inerenti e conseguenti. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014.

Intervento di Enrico Nannetti
«Dovendo esprimere un giudizio sulla gestione, vorrei ricordare che la cd. governance” è la risultante della combinazione dell’attività esecutiva del management, e delle linee guida fornite dalla proprietà, in pratica i 10 Sindaci del Comitato del Sindacato di voto. Seguo l’attività di Hera da alcuni anni, e per meglio comprenderla la confronto anche con altre primarie realtà quali A2A, Snam e Waste Management. Hera non è di certo da meno, ed esprime un management che la pone ai vertici del settore a livello internazionale. E’ una realtà dinamica che ha realizzato tante cose nel recente passato, e lato management occorre davvero mostrare tanto di cappello. Quindi, massima stima, rispetto e gratitudine al Presidente, AD, CFO, e a questo CdA, e in segno di fiducia e gratitudine mi esprimo a favore di tutti i punti all’o.d.g. proposti.
Per migliorare ancora, pongo due mini osservazioni:
– sarebbe anche utile avere una mappatura dello stato delle reti, acqua e gas, col relativo piano di manutenzione straordinaria, e costi previsti.
– sarebbe anche utile avere uno schema per struttura operativa territoriale, dove viene indicato l’ammontare delle entrate, le relative uscite evidenziando gli investimenti effettuati, nelle 4 aree di business.
Se il tema all’ o.d.g. è la «governance 2014», ecco che se dal lato management esecutivo siamo nella classica “botte di ferro“, dal lato proprietà occorre dire qualcosa. E’ la proprietà che fornisce le linee guida a Cda e top management. La proprietà è nelle mani del patto di sindacato dei Comuni, di fatto oggi sono i 10 Sindaci del comitato di sindacato di voto. L’osservazione che mi permetto di fare, è che sarebbe opportuno rendere più esplicite le linee guida fornite al top management. Il primo azionista di Hera, sarà il Sindaco della Città Metropolitana di Bologna. Per il candidato Sindaco, potrebbe essere una occasione per fornire un programma con l’indicazione delle linee guida. Per linee guida non si intendono considerazioni generali, ma proposte operative. A questo proposito sarebbe utile sapere cosa ne pensa il primo azionista di Hera, attualmente il Sindaco di Bologna, e il delle seguenti linee guida proposte da Azionehera: 1. riciclare per quanto più possibile la plastica, separandola a monte dell’inceneritore, evitando per quanto possibile di bruciarla, e lasciando acceso l’inceneritore. Promuovere la collaborazione con associazioni di categoria e la Regione per promuovere una legge che preveda l’utilizzo di soli tre-quattro polimeri plastici per gli imballaggi flessibili, fornendo anche incentivi alle plastiche di origine vegetale.
2. Se la società ha un debito di un certo rilievo, ecco che si potrebbe pensare di utilizzare in futuro istituti di credito italiano con sede fiscale in Italia… a questo proposito penso al circuito del credito cooperativo, e in questo caso di colpo una ottantina di milioni l’anno potrebbero rimanere sul territorio.
3. nell’ambito della partecipazione si potrebbe semplificare la modalità di voto elettronico degli Odg per i 24mila piccoli azionisti oggi non presenti, inserendo sulle Reti Civiche dei Comuni la modalità di voto elettronica, con la certificazione e collaborazione di Federa che di Computershare. Credo che una consultazione, anche on line, coi piccoli azionisti e coi cittadini, per un confronto sulle linee guida -magari utilizzando le modalità dell’associazione Openpolis– potrebbe essere utile. Altre proposte concrete di linee guida si trovano sul sito www.azionehera.it
Concludo augurando buon lavoro a questo Cda, lo ringrazio per l’impegno profuso e relativi risultati raggiunti, e rimango in attesa di sapere quali siano le linee guida da parte della proprietà. »

2. Presentazione della relazione sul governo societario e deliberazioni in merito alla politica di remunerazione.

3. Rinnovo autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e modalità di disposizione delle medesime: delibere inerenti e conseguenti.