ASSEMBLEA AZIONISTI DEL 29 APRILE 2020

ORDINE DEL GIORNO AA 2020

PARTE STRAORDINARIA

Punto 1.   Modifica articoli 16 e 26 e soppressione dell’articolo 34 dello Statuto Sociale in ottemperanza alle disposizioni della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019: delibere inerenti e conseguenti.  =>    VOTO FAVOREVOLE

Punto 2.   Modifica art. 17 dello Statuto Sociale in ottemperanza alle disposizioni della Legge n.160 del 27/12/2019: delibere inerenti e conseguenti.=> VOTO FAVOREVOLE

PARTE ORDINARIA

Punto 1.  Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2019, Relazione sulla Gestione, proposta di ripartizione dell’utile e relazione del Collegio Sindacale e della Società di revisione: delibere inerenti e conseguenti. Presentazione del bilancio consolidato al 31-12-2019

Presentazione del Bilancio di Sostenibilità – Dichiarazione consolidata non finanziaria redatta ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016.

SINTESI INTERVENTI AA 2020 – AZIONISTA NANNETTI ENRICO

  1. Verifica situazione operations Snam sul mix metano idrogeno
  2. Confronto sul GIS Snam [sofware cartografico] Cartesio
  3. Verifica possibilità creazione di una divisione GREEN BANK
  4. Coordinare le multiutility via Utilitalia per chiedere in sede Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e Governo centrale un Quantitative Easing per rilanciare l’economia tramite un New Deal con finanziamento di opere pubbliche in chiave Green [rifacimento delle reti di distribuzione a fine ciclo di vita, costruzione depuratori e invasi idrici, e bonifiche aree inquinate, …].

RELAZIONE SULLA GESTIONE: COMMENTO A DICHIARAZIONE DI VOTO
Occorrerebbe distinguere l’utile generato dalla gestione delle pubbliche utilità (differenza tra ricavi delle bollette e costi per la manutenzione ord. e straord. delle reti), dall’utile generato dall’attività di impresa (progettazione e vendita di impiantistica, depuratori, centrali biogas, ecc.). NON VOTANTE

INTERVENTI COMPLETI AA 2020 – AZIONISTA NANNETTI ENRICO

ODG P.to 1 Relazione sulla Gestione=> AREA ENERGIA – INNOVAZIONE DI PROCESSO

SNAM si sta muovendo nella RICERCA nell’ambito della applicazioni dell’IDROGENO (H), in particolare nelle seguenti aree:  PRODUZIONE di H -e IMMISSIONE nella rete di GAS METANO, H in mix al 5% https://www.snam.it/it/hydrogen_challenge/snam_idrogeno/

DOMANDA N.1      HERA ha previsto delle partnership con SNAM o altre società nell’ambito della ricerca e sviluppo (R&S) dell’ H, per esempio mettendo a disposizione propri impianti, reti e personale?

RISPOSTA A DOMANDA N. 1: HERA ha in atto forme di collaborazione e scambio di conoscenze sulla tecnologia gas to power. Non è prevista la messa in condivisione dei nostri asset. Peraltro, HERA, insieme a Snam, fa parte del Gruppo di Lavoro coordinato dal MISE.

DOMANDA N.2      Se HERA non ha previsto delle partnership con SNAM o altre società nell’ambito della R&S dell’H, è possibile sapere se già si sta attivando al suo interno, o ha in programma di farlo… nel caso affermativo, con quali azioni?

RISPOSTA A DOMANDA N. 2: Vedi risposta n. 1. Inoltre, stiamo facendo sperimentazione sulla tecnologia fuel cell per uso domestico.

SNAM ha adottato una piattaforma cartografica web e mobile denominata CARTESIO per la visualizzazione e reportistica della propria rete di trasporto e distribuzione.

DOMANDA N.3      Lo strumento informatico applicativo attualmente impiegato in HERA, è stato oggetto di un confronto comparativo con CARTESIO? Se sì, e se fosse dimostrata una utilità d’esercizio di CARTESIO effettivamente superiore, quali azioni si ritiene possano essere attivate per provare ad uniformare gli standard qualitativi?

RISPOSTA A DOMANDA N.3: HERA ha un altro sistema GIS.

ODG P.to 1 Relazione sulla Gestione=> AREA FINANZA – INNOVAZIONE DI PRODOTTO

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per la lotta alle emissioni climalteranti e per la transizione verso un’economia carbon neutral, prevede una combinazione di fattori ESG (Environmental, Social, Governance) come strumento per investitori e dei finanziatori.
https://it.wikipedia.org/wiki/Green_Banking

DOMANDA N.4        Per agevolare la funzione di INVESTOR RELATOR nel reperimento delle risorse necessarie allo sviluppo della filiera tecnologica interna nelle varie aree di business, già per sua natura in ambito GREEN ECONOMY, come già richiesto l’assemblea scorsa, come si valuta la possibilità di HERA di investire una parte dei propri utili nell’acquisizione progressiva di quote di una banca (*), donandole poi una connotazione di GREEN BANK? 

(*) Nota Banca in una prima fase non retail, ma rivolta ad aziende per investimenti di medio lungo periodo, sul modello per es. di MedioCredito Centrale o di una mini Cassa DDPP su base regionale o di gruppi di ATO.

RISPOSTA A DOMANDA N.4: Per Statuto HERA non può investire in istituti finanziari.  Peraltro, siamo tra i più grandi utilizzatori/incentivatori verso gli istituti finanziari di strumenti che, oltre al Green Bond, si allarghino a strumenti ESG Linked.

AREA GOVERNANCE – TUTELA DEL CAPITALE SOCIALE-  RUOLO DELLA PROPRIETA’

Siamo in un mondo interconnesso, caratterizzato da velocità, interdipendenza e globalità. Negli ultimi mesi fattori esterni all’attività dell’azienda -virus, blocco dell’attività, calo repentino del prezzo degli idrocarburi, ieri a -7,4 usd – hanno causato una variazione del valore di molti titoli di aziende quotate per oltre il 25% nel giro di poche ore lavorative. Dall’oggi al domani Aziende come la ns. hanno perso fino a un quarto del valore di Borsa, pur facendo un ottimo lavoro. A questo punto è chiaro che le regole del mercato vanno riviste da parte di chi ha titolo e possibilità per rivederle, per mettere a disposizione STRUMENTI DI DIFESA, in grado di fornire liquidità ad un SISTEMA PAESE fermo.  Chi ha titolo per richiedere questi strumenti è il partito politico al Governo …che nel ns. caso coincide con i Signori Azionisti Pubblici di maggioranza relativa, espressione del Patto di Sindacato Pubblico. Avendo questo asset “in casa”, credo sia fondamentale da parte di Top Management e di CdA di HERA, acquisire in primis la consapevolezza della differenza tra strumenti di difesa esistenti. Ci sono strumenti di liquidità per il SISTEMA PAESE come Fondo MES, EUROBONDS, che sono negativi perché sono fondi a debito: sono creati dal nulla, prestati ma poi gli importi devono essere restituiti con gli interessi.  E poi ci sono altri strumenti di difesa positivi che possono immettere liquidità come il Quantitative Easing (Q.E.) Qui la liquidità a beneficio del SISTEMA PAESE è creata dal nulla ma regalata a fondo perduto. Il limite di creazione di moneta fiat, è la PIENA OCCUPAZIONE e un TASSO DI INFLAZIONE AL 2%… e prima di raggiungerla si possono utilizzare per opere pubbliche per rifare le reti a fine ciclo di vita, e investire nella transazione in chiave di Green Economy della ns. industria. (*)  Per questo occorre acquisire la consapevolezza di ciò che è bene e di ciò che è male, e fare in modo che la parte di proprietà dei Soci Pubblici si attivi nelle sedi opportune per richiedere l’impiego di ciò che è BENE. Online è reperibile tutto il materiale informativo sugli strumenti di difesa ad opera e cura dell’Associazione Moneta Positiva.

(*) Negli USA il Presidente Trump ha recentemente firmato congiuntamente alla Federal Reserve un Bill per 6,2 Trilioni di dollari come Q.E., che andrà a finanziare in parte opere pubbliche come il rifacimento delle reti di pubblica utilità. https://www.liveleak.com/view?t=sX9gA_1585344360

DOMANDA N.5        Chiedo a Presidente, AD se per favore possono impegnarsi ad un confronto col Patto di Sindacato dei Soci pubblici, per richiedere l’impiego dello strumento del Q.E., nelle sedi opportune, tra cui ANCI, Conferenza delle REGIONI e direttamente al GOVERNO anche tramite UTILITALIA. Questo, perché se non siamo noi ad occuparci delle regole del mercato, sono poi loro ad occuparsi di noi, con effetti imprevisti e talvolta indesiderati sia sul Conto Economico che sul Patrimonio della Società,

RISPOSTA A DOMANDA N. 5: HERA, in quanto società del FTSE Mib rientra già tra i beneficiari del QE, in particolare lo sono i suoi strumenti obbligazionari.

DICHIARAZIONI DI VOTO DELL’AZIONISTA ENRICO NANNETTI

Punto 1 ODG – Relazione sulla Gestione        =>       NON VOTANTE
Ritengo che sia corretto dividere l’utile generato da attività di natura pubblica della gestione e distribuzione di pubbliche utilità in concessione, in regime di semi monopolio, dall’attività di natura privata della produzione e commercializzazione di beni e servizi a livello imprenditoriale. Quindi da una parte andrebbero indicati due categorie di utili:

  1. UTILI DA GESTIONE DI PUBBLICHE UTILITA’ generati come differenza tra i RICAVI derivanti dalle tariffe per le bollette, e i COSTI per la gestione della distribuzione e di manutenzione delle utilità di base nella rete, in regime di semi monopolio.
  2. UTILI DA ATTIVITA’ DI IMPRESA generati come differenza tra i RICAVI derivanti della vendita di beni e servizi, in regime di libera impresa in concorrenza di mercato, e i COSTI di produzione di attività quali:

    2.1 progettazione, costruzione e mantenimento di impianti
    :
    – di depurazione delle acque e di invasi di riserva idrica;
    – di incenerimento dei rifiuti con stazione di pre-sort di plastica;
    – separazione automatica e recupero dei rifiuti;
    – di trattamento in situ di rifiuti ospedalieri;
    – di trasporto pneumatico dei rifiuti urbani;
    – di biogas e altri gas di origine organica e vegetale;

     2.2 Progettazione e realizzazione di servizi:
    – di piattaforme informatiche web e mobili
– di modelli e procedure per sistemi organizzativi complessi;

    2.3 Compravendita di asset immobiliari e mobiliari.

Fintanto che non viene esplicitata una tale suddivisione, UTILI DA GESTIONE DI PUBBLICHE UTILITA’ e UTILI DA ATTIVITA’ D’IMPRESA, sia per area di business che a livello consolidato, non ritengo sia condivisibile la monetizzazione in dividendi degli UTILI così indivisi.

A maggior ragione fintanto che i Soci pubblici beneficiari di tali risorse come dividendi, non inseriscono nei propri Statuti e Regolamenti una normativa tale per cui siano obbligati ad utilizzare tali proventi solo per capitoli di spesa finalizzati alla fornitura di servizi coerenti con la mission della società partecipata che li ha generati.

Ad esempio nel ns. caso, per la pulizia delle strade, lo spurgo dei tombini, la sostituzione della rete idrica a fine ciclo di vita, ecc. .

Per rispetto dovuto al Signor Presidente, all’Amministratore Delegato, e al Top Management, per il loro costante operato seno all’Azienda, che considero integro, valido e di prim’ordine,  preferisco NON VOTARE il presente ODG.

 
Punto 2. Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti: delibere inerenti e conseguenti.

Punto N.2 all’ODG – Relazione sulla politica di remunerazione => VOTO CONTRARIO

Ritengo che la normativa vigente sulla politica di remunerazione rivolta ai dirigenti delle società pubbliche, che fissa un tetto a 240.000 euro, dovrebbe essere estesa anche alle società quotate partecipate a maggioranza relativa pubblica, in particolare per quelle dove i dirigenti sono di nomina pubblica, e dove vengono trattati beni di pubblica utilità di che soddisfano bisogni di base e di interesse collettivo, come appunto il Gruppo Hera.


Punto 3. Rinnovo autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e modalità di disposizione delle medesime: delibere inerenti e conseguenti.

Punto N.3 all’ODG – Riacquisto proprie azioni           => VOTO FAVOREVOLE

Punto 4. Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione: delibere inerenti e conseguenti.

Punto N.4 all’ODG – Nomina componenti CAM         =>  VOTO FAVOREVOLE LISTA N.1

Punto 5. Determinazione dei compensi dei componenti il Consiglio di Amministrazione: delibere inerenti e conseguenti.

Punto N.5 all’ODG – Determinazione dei Compensi del CAM  => NON VOTANTE

Nel corso delle Assemblee passate ho chiesto se fosse stato possibile avere un rendiconto dell’attività di ciascun Consigliere di Amministrazione, con un Diario di Bordo della propria attività e contributo all’Azienda. Non avendo ancora visto realizzato ciò, considero che il presente ODG non sia ricevibile, poiché manca l’oggetto della valutazione su cui fissare il corrispettivo da corrispondere.    

Punto 6. Nomina dei componenti il Collegio Sindacale e del Presidente: delibere inerenti e conseguenti.

Punto N.6 all’ODG – Nomina dei componenti del Collegio Sindacale CS e del Presidente

Punto 7. Determinazione dei compensi dei componenti il Collegio Sindacale: delibere inerenti e conseguenti.

Punto N.7 all’ODG – Determinazione dei compensi dei componenti del CS => NON VOTANTE


Voto per azione di responsabilità contro amministratori eventualmente proposta da azionisti ai sensi dell’art. 2393, 2° comma, del c.c.. (nel caso non siano indicate istruzioni di voto il Rappresentante Designato esprimerà voto contrario)

Eventuale azione di responsabilità => VOTO CONTRARIO

Ringrazio il Sig. Presidente e l’A.D. per aver dato la possibilità di parola, e per l’attenzione.
Grazie a tutto il personale del Gruppo Hera per l’impegno in questo momento particolare, un cordiale Augurio di Buon Lavoro

Enrico Nannetti                                                                                     Bologna, lì 22-04-2020